venerdì 20 febbraio 2009

Di cervi e di cerbiatti..

di Claudia Alessandrelli

È incredibile quello che la natura semplicemente ed eccezionalmente crea… i suoi meccanismi non smettono mai di stupirmi! C’era una cerva quest’estate, che andava a nustrirsi sulle sponde del Sangro.. era ancora in compagnia del suo cerbiatto.. e questa cerva era ferita, non riusciva a spostarsi facilmente. Noi spettatori di questo quadretto naturale serale l’abbiamo osservata per un po’ di settimane fin quando non ci siamo accorti che si era riuscita a spostare.. e abbiamo immaginato che ormai il cucciolo si fosse allontanato da lei, così come accade dopo circa un anno dalla loro nascita quando i maschi li "scacciano" per potersi accoppiare con le femmine.

Invece più e più volte, durante questi mesi, la cerva ha continuato a scendere insieme al suo cucciolo, sempre più grandicello, dalle parti del casone per brucare un po’ d’erba… e questo cerbiatto evidentemente è una lei, visto che non ha alcun accenno di palchi! Trovo che questa sia una bellissima eccezione della natura: la “cerbiatta” non ha mai più abbandonato la mamma, nonostante lei si sia sicuramente accoppiata... non l'ha mai abbandonata perchè era ferita, sarà stato un forte istinto, forse un forte amore, a cambiare perfino le loro naturali abitudini!!

martedì 17 febbraio 2009

Inachis e "m'illumino di meno"



di Inachis

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia M’illumino di meno, una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico. La campagna è iniziata il 12 gennaio con il patrocinio del Parlamento europeo e avrà la sua massima espressione domani 13 febbraio dalle ore 18:00, quando tutti, come è successo nelle scorse edizioni, simbolicamente staccheranno tutto ciò che è superfluo cosi diminuendo il consumo di energia. Inachis convinta che solo a piccoli passi si riesce a completare grandi cammini crede in modo deciso che questa campagna sia un
"primo piccolo passo", e chiede a tutti i suoi amici di far sì che la giornata di domani sia un successo. Grazie Caterpillar e un grazie a tutti quelli che hanno voglia di impegnarsi.

Inachis, 12 febbraio 2009

www.inachis.org



di Francesco Liedl

solo una precisazione per una segnalazione ottima:la manifestazione "m'illumino di meno" è sponsorizzata anche dall'Eni, che contribuisce non poco all'effetto serra, con la sua politica di inefficienza energetica e con le sue pressioni a favore dell'utilizzo di combustibili fossili e contraria all'incentivo delle rinnovabili; non sarebbe male che Caterpillar facesse a meno di tale sponsor per il resto rinnovo i miei complimenti a Inachis e al suo lavoro... continuate così!


di Carmelo Comis

grazie dell'informazione, ho invitato anche altri amici ed ho visto che alcuni erano già stati invitati da altri amici............... saluto cordialmente lo staff di INACHIS.


di Federico Ceccarelli

con un giorno all'anno secondo me non cambia proprio niente, tanto il giorno dopo si scorda tutto e si torna al solito produci e consuma!!a radio 2 dovrebbero dire anche questo!!(ma forse non glie lo fanno dire...??) personalmente, tutti i giorni faccio il "m'illumino di meno", e credo che tutti dovrebbero farlo sempre, non quando lo dice una o l'altra associazione, partito, istituzione o chi che sia! poi con tutti i lampioni accesi in giro per le città tutte le notti (e a volte anche il giorno) come si fa a risparmiare energia??? scusate lo sfogo, ma queste cose mi fanno andare il sangue al cervello!!se penso ai 1000 sprechi di questa società, sentire uno che mi dice di spegnere le luci per un giorno mi sembra una grande ipocrisia!!i piccoli passi è tardi per farli..ora c'è da correre credo!!!

ciao a tutti e evviva la
critica e l'autogestione!!!

domenica 15 febbraio 2009

San Valentino...

di Carmelo Comis

Festa degli innamorati

Nel 1895 a Castellaneta nato ma da piccolino,
Rodolfo Guglielmi in arte “Rodolfo Valentino”;
in America è emigrato,
dove come attore cinematografico venne scritturato.

Nel 1921 la sua prima importante scrittura,
nella parte sensuale e un po’ oscura;
del personaggio dell’amante latino,
fu il grande successo di Rodolfo Valentino.

In data odierna per questo personaggio,
nel segno dell’amore gli si fa omaggio;
proclamando questo giorno come uno dei più fortunati,
ovvero come il giorno della festa degli innamorati.

Giorno di dolcezza che riempie le ore,
con mille baci rinchiusi in un cuore;
per esser donate insieme ad un fiore,
alla persona amata come segno d’amore.

Amore, la dolce parola che dice,
come ogni donna e ogni uomo render felice;
sian loro sposati oppur fidanzati,
ma pur sempre…......innamorati.

Amor di patria per gli emigrati,
che dalla lor terra per lavoro si sono allontanati;
e per amore un appello ai separati,
affinché al più presto siano riconciliati.

Tanti auguri a chi veramente ama,
con la voce del cuore che amore chiama;
e a chi questo sentimento esprimer non sa,
sperando con queste parole che il coraggio trovar saprà.

Catania, 14 febbraio 1996.

Valida per il 14 febbraio di ogni anno.

SCONTRINO DEGLI INNAMORATI

Questo scontrino apparentemente,
non vale proprio niente;
perché non è un conto da pagare,
né un credito da incassare;
e solo parlando col tuo cuore,
potrai capire qual è il suo valore.

Un valore privo di dati,
in questo giorno di festa degli
“INNAMORATI”;
perché nelle persone sposate,
e in quelle ancora fidanzate;
l’unica cosa a cui si dà valore,
è solo la grandezza dell’infinito
“AMORE”.

“AMORE”,
la dolce parola a tutte le ore;
che ti dà pace e serenità,
e ti riempie di gioia e felicità;
assieme ai baci regalati,
in questo giorno di festa degli
“INNAMORATI”.

Un giorno di festa da ricordare,
anche da chi si deve ancora
“INNAMORARE”;
per dire alla persona che ama,
con la voce del cuore che
“AMORE” chiama;
“IO TI AMO” che son 3 parole,
splendide come la luce del Sole.

Auguri a tutti i fortunati,
che sono già “INNAMORATI”;
e a quelli che con tutto il cuore,
sognano la nascita di un grande
“AMORE”;
e se l’amore è ancora piccolino,
di farlo crescere grazie a questo
“SCONTRINO”.

Catania, 14 febbraio.

Carmelo Comis

lunedì 9 febbraio 2009

Il Volontariato al Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e molise

Testo e foto Massimiliano Caria ©


Un raggio di sole filtra, insinuandosi, tra le ripide vette delle cime che compongono l’ anfiteatro naturale della CAMOSCIARA.
Divide con un taglio perfetto le montagne.
Con fare superbo pare voler scaldare quei luoghi dove l’ inverno ormai alle porte, domina incontrastato.
L’ aria è gelida e immobile.
Una spessa coltre di foglie intrisa di acqua e ghiaccio custodisce il terreno, come una soffice ma gelida coperta, quasi a volergli dare la propria protezione.
Gli alberi, ormai privi della loro chioma, pare si stringano gli uni agli altri sotto uno scialle di muschi e licheni che li uniforma alle rocce circostanti.
I torrenti, rinvigoriti dalle prime piogge, riprendono possesso dei loro alvei infrangendo il silenzio che riempie la valle come un immenso tappo di ovatta.
La neve fa ormai capolino sulle vette circostanti.
Nuvole di vapore fuoriescono dalle froge dei cervi, ansanti, dopo una breve corsa.
Il loro delicato e sensibile labbro sfiora il terreno ghiacciato in cerca di teneri fili d’ erba.
I loro corpi, perfettamente modellati da migliaia di anni di evoluzione, paiono non risentire dei rigori invernali.
Tutto intorno a noi è immobile, e le nostre anime si fondono con la natura che ci circonda.
Uno scoiattolo, forse l’ ultimo ritardatario, saltella agile tra i rami.
Starei fermo lì per ore ma, nonostante sia da poco passata l’ alba, mi rendo conto che il tramonto non tarderà ad arrivare.
C’è del lavoro da portare a termine, è necessario tracciare un sentiero dall’ inizio alla fine, accertarsi che non vi siano possibili deviazioni, renderlo sicuro per chi lo percorrerà dopo di noi.
Iniziamo e poco dopo ci ritroviamo immersi nel fitto bosco, pare ancora di sentire il vociare dei pastori che praticavano la transumanza, il tintinnio dei campanacci, il latrare dei cani che percorrevano il REGGIO TRATTURO fino ai caldi pascoli pugliesi, per poi fare ritorno in primavera inoltrata.
Tanti sono i segni della loro presenza, che questi uomini, hanno lasciato nel corso dei secoli. Di tanto in tanto il tratturo, ricoperto ormai quasi completamente dalla vegetazione, riappare quasi a volerci indicare la direzione.
La mattina scivola via velocemente, ora il “rumore” del silenzio viene sostituito dal cinguettio degli uccelli e dal canto della natura non completamente sopita.
Un gracchiare di cornacchie mi distoglie dalle mie faccende, l’ esperienza mi suggerisce che quel volo e quell’ eccitazione premoniscono presenza di cibo.
Cerco, nel fitto sottobosco, di individuarne la provenienza.
Mi pare di aver imboccato la direzione giusta, mi avvicino cauto quasi strisciando.
Tutto, intorno a me, pare immobile.
Sotto di me, in un leggerissimo avvallamento, si apre una piccola radura e sull’ erba gli ultimi resti di una carcassa che le cornacchie si contendono con… ma!
Scorgo due sagome, forse due cani, si certamente sono due cani non posso avere tanta fortuna da incontrare… mi avvicino ancora un po’.
Ora non odo più il cinguettio degli uccelli, il gracchiare delle cornacchie ma solo il battito del mio cuore che scandisce i tempi della mia emozione.
Ora li vedo bene… sono due LUPI.
Seguendo il corso della natura divorano i resti di un animale, nulla va sprecato.
Non vorrei spaventarli, i loro movimenti sono guardinghi e spostano il cibo in continuazione.
Diventa per me difficilissimo inquadrarli, non stanno mai fermi, scatto alcune immagini e poi rimango ad ammirarli.
Il coinvolgimento è totale, ora il battito del mio cuore è assordante, il tempo scivola via veloce, forse dieci minuti forse un ora, questo è l’incontro che vale tutto un viaggio, un esperienza strepitosa !!!
Forse sono sazi, pare tutto un gioco con le cornacchie.
Uno dei due si allontana dal cibo pochi metri dando licenza ai pennuti di planarci sopra, ma quando già pregustano un facile pasto il lupo si getta sopra di esse spaventandole, quasi schernendole.
D’ improvviso decidono che è giunto il momento di andare.
Spariscono tra la vegetazione con qualche avanzo tra i denti, sicuramente andranno a nasconderlo per poi consumarlo in un secondo momento.
Rimango ancora lì rapito da ciò che ho appena vissuto, mi sento spettatore fortunato dello spettacolo che la natura ci offre, ora mi sento parte integrante di essa.
Intorno a me alberi, vento, foglie e torrenti, siamo tutti fratelli e figli di un'unica grande e benevola madre.
Torno sul sentiero alle mie attività ma ora la mia mente corre, corre libera accanto a due magnifici lupi.
Corriamo a perdifiato per boschi e radure, saltiamo di roccia in roccia e l’acqua dei torrenti non ci bagna, l’ aria del bosco colma dei profumi della natura ci sfiora e ci avvolge tutti, nei nostri occhi solo gioia.
Corriamo ancora… ma… cos’è questo rumore ???
Una voce ? Mi chiamano !
Ora ricordo… c’è del lavoro da portare a termine !!!

Questa è solo una delle magnifiche avventure che potrete vivere prendendo parte ad uno dei turni di volontariato che si tengono al P.N. d’ ABRUZZO MOLISE e LAZIO, durante i quali avrete la possibilità di integrarvi totalmente in quella che è la struttura del parco, conoscerne la storia, gli usi ed i costumi.
Conoscerete tante persone con la vostra identica passione e stringerete nuove amicizie.
Il parco è una splendida realtà italiana dove natura, cultura e tradizione si fondono per donare ai visitatori delle emozioni indimenticabili.
Come indimenticabili sono i paesaggi che si possono ammirare percorrendo i sentieri perfettamente tracciati sui quali con un po’ d’accortezza e fortuna si possono fare degli incontri eccezionali dal punto di vista faunistico.
Non potendo dipanare in queste poche righe un descrizione completa di tutte le attività del parco vi rimando al sito www.parcoabruzzo.it

Se vi è piaciuta questa storia visitate il sito www.fotografiamaxcaria.it





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