domenica 18 ottobre 2009

Campo di volontariato di Inachis Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise- Agosto 2009: pensieri sparsi

di Rossella, Angela, Michele, Carmine, Valentina, Giuseppe, Elisa, Marta, Roberto, Martina, Monica, Nicola, Cristina, Miguel, Luigi e Claudia

Caro diario, a me è toccato l’onore, di iniziare il diario del 1° campo di Inachis.. Sono molto “confusa e felice”, percorsa da sensazioni diverse…

Le montagne sono sempre incantevoli, il verde inebria la vista e quando tutti questi turisti saranno andati via si godrà del silenzio sotto il cielo stellato… qui c’è il cielo più bello mai visto…

Aprite gli occhi, il cuore, la mente, i polmoni, f
ate entrare dentro ognuno di voi questo posto magico che vi rilascerà la pace per tutti i momenti tristi e duri dell’anno.

È stata una bellissima giornata, il gruppo è già molto affiatato e promette benissimo. Ognuno contribuisce con la sua sfumatura…

…I 4 uomini o meglio moschettieri con l’ancella Vale sono alla volta della vetta del Mattone.. (Rossella)

..Ieri la fatica della salita e del lavoro per trasportare ed infiggere i paletti è stata abbondantemente ripagata dalla bellezza incantevole del paesaggio che dalla vetta del Monte Mattone si godeva…. (Giuseppe)

Domattina “Ballo del Mattone”! (Elisa)

..la pioggia minacciava ma siamo rimasti impavidi e dopo aver pranzato sotto la pioggia come tanti coloratissimi folletti il panorama ci ha ricompensato. (Rossella)

..mi manca già Nicola che mi (ci) ha portato al Monte Mattone, un’esperienza unica perché mi ha riempito di soddisfazione… (Valentina)

Ciao a tutti les voluntarios de Vall Fondillo!
Queremos agradaceros la acogida que nos habeis dado y con el carino que nos habeis tratado durante estos dias. Nos llevamos un buen recuerdo de este più bello Parque Nationale de Abruzzo y especialmente de tutti vosotros. Con carino del nostre cuore. (Cristina e Miguel)

Sul sentiero solitario, solo soletto si aggira verso le ore 12:00 un lattanzolo (piccolo di cinghiale) Bellino di colore rossiccio con i peli della faccia arruffati ciondolava tra gli arbusti con il musetto puntato verso terra in cerca di cibo… ha cominciato a correre sul sentiero fino a perdersi tra le foglie. L’ultima cosa che ho visto è stata la sua codina… e questo è stato il mio primo avvistamento. Che meraviglia. (Angela)

…attualmente sono tutti impegnati a fare scherzi alla povera Rossella, che urla a palla! Mi hanno spento la luce mentre scrivevo per prenderla a cuscinate!
… vi dirò che sono molto felice in questi giorni perché ho raggiunto il mio equilibrio interiore e vorrei che questi 2 giorni non finissero mai! E NON E’ RETORICA!
Ho conosciuto 16 (?) persone che difficilmente mi dimenticherò, BELLA GENTE…
..il bergamasco che è diventato in pochissimo tempo la mia guida spirituale e che d’ora in poi dovrà sopporta
rmi quando perdo la BUSSOLA!
Chiudo dicendo che sono IPER CONTENTA di aver condiviso questa cosa con Vale, perché è un momento FONDAMENTALE delle nostre vite!
Ora vado a guardare le stelle! Vi voglio bene e grazie! (Elisa)

..Il sentiero però, non ha omesso di preservarmi qualche lieta sorpresa: in particolare l’aver almeno udito la comunicazione ritualizzata tra due picchi tramite il loro picchiettare sul tronco dei rispettivi alberi di competenza e la visione di una distesa di “Pineroli” (o qualcosa del genere) funghi boleti che crescono nelle pinete, sono stati due eventi che non hanno potuto che rendermi felice dell’esperienza quotidiana intrapresa.

…la nostalgia delle mie spesso solitarie abitudini è stata sovrastata dal piacere di condividere con questi ragazzi una tal comune esperienza.

Eccezionale è stato il fugace avvistamento di un’aquila sulla cima del Monte Capraro ed il passaggio altrettanto svelto di coppie, stormi o individui isolati di gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax) che non avevo mai visto direttamente sulla mia testa, né tantomeno li avevo prima d’ora sentiti emettere i loro versi sghignazzanti a metà tra quello della taccola e quello del corvo imperiale.

… i miei compagni di viaggio: Michele (“Tatà Urs”), che in questo momento mi sta dormendo
in faccia con le fauci divaricate, Carmine (“Sciamninn”), padre della brace serale e delle motociclette, Angela (la “Naturalista delle Murge”), Rossella (la “mammina caciarona”), sempre in vena di sorrisi e battute nonostante la logorrea sovente incessante, Giuseppe (il “principe SuperBotanic”), allo stesso tempo serio e sistematico ma con un’evidente voglia da ragazzino che in certe occasioni si manifesta, Monica (la “salutista Tonica, sonica, tronica,…”), Elisa (la “Pantera di Piombino”), e Valentina (“Risata squillante”), entrambe sia molto attente alla cura del loro aspetto ma anche pronte a sporcarsi le mani al momento opportuno, Marta (la “Flemmatica”), Martina (la “silenziosa pensatrice”), Nicola (“Bon”) magnifico alpinista e conoscitore di montagna, Miguel e Cristina (“Antes y Después”) coppia di sposi spagnoli davvero affiatata, per non dimenticare il nostro coordinatore Luigi (“E’ na vitaccia”) e la tirocinante Claudia. (Roberto)

Ho iniziato questo viaggio con in mano una valigia vuota ma soprattutto con una forte fortissima paura, la paura di non riuscire più a sentire nulla. Spesso la vita ci pone davanti a difficoltà che sembrano insuperabili, difficoltà che ci portano a non credere più nella vita e nella sua straordinaria bellezza. In questi giorni passati qui al parco ho conosciuto dei volontari meravigliosi che porterò sempre nel mio cuore e con cui ho riscoperto la gioia di riaprire un sentiero, di raggiungere una vetta. Mi mancheranno le cene passate insieme, i loro sorrisi, il loro affetto, i loro sguardi, il loro affetto e la loro preoccupazione quando sono caduta da cavallo, mi mancherà il silenzio pieno di vita delle meravigliose montagne di questo PARCO. Grazie a tutti miei meravigliosi volontari! (Marta)

..qui ho riscoperto la gioia di condividere un obiettivo comune e mi sono ricaricata di energia positiva… (Angela)

Una cosa in particolare mi ha fatto stare bene, il fatto di sentire che qui vale molto la parola delle persone, e questo per me è bellissimo.. Qui ho vissuto la natura realmente, ho respirato la natura, e voglio continuare a respirare.
Bene e allora, l’unica cosa che mi vien da dire e di f
are, è cioè di appendere un cartello sulla mia branda con su scritto TORNO SUBITO. (Carmine)

“volontari fuori, involont
ari dentro.”
Credo che sia questo a creare la magia
Un’unica energia, che cammina e che travolge tutto.
Wow, la sento! (Monica)

Qui ci si sente necessari al gruppo e soprattutto VOLUTI e questo è il bello!
…mi stanno distraendo e non riesco a scrivere quello che vorrei!
Via basta che vogliono andare tutti a letto e non mi fanno esplicare la mia vena poetic
a… (Elisa)

..non sapevo cosa mi potesse succedere in questi giorni perché la mia valigia era vuota e adesso me la ritrovo strapiena…
Ragazzi grazie! Mi avete dato un’energia che neanche immaginate siete riusciti a dare “quel di più” che mi mancava! (Valentina)

…per molto di ciò che ho vissuto mi mancano le parole e mi mancano ancora di più per descrivere i posti che ho visto..
..forse è meglio chiudere con dei puntini sospensivi che una vera fine non sono: a presto……

..Comunque il cavallo albino in mezzo alla strada alle 3 di notte era un capolavoro, così come il bivacco sulla forca re?che? o la grigliata pressocchè quotidiana o il voler concludere l’H4 pioggia o non pioggia.. ci sono davvero troppe situazioni e scene quanto meno divertenti (andare in macchina in 9 e stare comodi, il karaoke a civitella, il viaggio sul defender) che mi voglio ricordare. (Martina)

Non sono bravo con la penna né riesco a essere serio. Vorrei dire tante cose ma preferisco di no allora dico solo CIAO A TUTTI E BUONA
FORTUNA VI PORTERO’ SEMPRE CON ME

MI PIACE PENSARE CHE UN GIORNO CI SI RITROVI TUTTI QUI E COME SE IL TEMPO SI SIA FERMATO CONTINUARE LA NOSTRA AVVENTURA DA DOVE L’ABBIAMO INTERROTTA TUTTI INSIEME CON LE NOSTRE PAURE LE NOSTRE INCERTEZZE MA CON LA VOGLIA DI STARE I
NSIEME. CIAO ROTOLO VERSO SUD (Michele)

Stasera c’è un’aria strana.. aria di transizione. Arrivano le nuvole, l’aria rinfresca, intorno il deserto di gente.. e la foresteria di Val Foldillo vuota! È aria di malinconia, ma anche aria di qualcosa di nuovo che si appresta ad arrivare .. Ho avuto la fortuna di essere qui vicino al campo di Inachis, da tirocinante… Siete fantastici… come siete partiti anche voi oggi, tornerete e condivideremo insieme altri bei momenti!.. Stasera ci starebbe qualche lacrimuccia anche per me.. chissà! (Claudia)

venerdì 5 giugno 2009

5 giugno: Giornata Mondiale dell'Ambiente

di Claudia Alessandrelli

Cara Inachis, oggi è una giornata molto importante. Il 5 giugno di ogni anno si celebra infatti la Giornata Mondiale per l’Ambiente! Tu dirai… e basta un solo giorno all’anno?! Beh in effetti, ogni giorno dell’anno dovrebbe essere un giorno in cui si festeggia l’ambiente.. ma vabbè, a me sta bene anche così. Pensa se dovessi festeggiare il mio compleanno ogni giorno dell’anno? Il fatto che io lo festeggi una volta sola ogni anno non vuol dire che io sia meno importante nei restanti 364 giorni! Quindi io penso che sia importante avere convenzionalmente almeno una giornata celebrativa, così come festeggiamo la giornata dell’acqua, della terra e tante altre belle cose molto importanti!
Leggevo che il tema di quest’anno per La Giornata Mondiale
dell’Ambiente è “LA TERRA HA BISOGNO DI TE! Uniti combattiamo i cambiamenti climatici”… devo dire che questo tema mi sembra proprio azzeccato. Non è dopotutto quello che ti proponi di fare tu, piccola farfallina? Si la Terra ha bisogno di essere trattata da ognuno di noi con molto rispetto, con equilibrio e semplicità. Penso che ognuno di noi dovrebbe partire con il riconsiderare l’AMBIENTE come la propria CASA. Né và del proprio vivere e di quello degli altri numerosi, infiniti e svariati abitanti e componenti dell’ambiente. Il consiglio che ci vuol dare la Giornata Mondiale per l’Ambiente è proprio quello di entrare in azione, attraverso PICCOLI GESTI QUOTIDIANI. Io mi sento in pieno accordo con questo proposito. Consiglio a tutti di dare uno sguardo ai “Tips” che si trovano nella pagina dedicata a questa giornata, all’interno del sito dell’Unep (United Nations Environment Programme) http://www.unep.org/wed/2009/english/.. Sono solo alcuni piccoli gesti, solo alcuni spunti.. quanto si può fare con poco, tutti insieme!
Ciao Farfallina, ti auguro di continuare a volare sempre più in alto diffondendo sempre più il tuo pensiero di BATTITI DI ALI PER LA NATURA!
Claudia

sabato 23 maggio 2009

23 maggio 1992 per non dimenticare

di Francesca Giannetti

Cara Farfallina,
ti scrivo questa volta non per una questione ambientale... ma per non dimenticare... Inachis si occupa di ambiente, di sostenibilità ma anche di legalità.
Avevo soltanto 7 anni e mezzo il 23 maggio 1992 quando Giovanni Falcone sua moglie e i ragazzi della sua scorta persero la vita colpiti da un agguato mafioso.
Ti scrivo soltanto per ricordare a tutti quanti di NON DIMENTICARE... e di lottare sempre per la legalità e per la giustizia!!!



"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola" (Giovanni Falcone)

lunedì 30 marzo 2009

A.A.A. Progresso cercasi… o regresso ai diritti della preistoria?


di Matteo Pasquini 

Al World Water Forum si è scoperta l'acqua calda... oltre a tutti i giochi di parole che si possono fare, la situazione ha realmente del grottesco.
E' incredibile come l'umanità non possa fare a meno di non andare d'accordo con sé stessa. La molecola più conosciuta sulla Terra H20, costantemente ricercata anche su altri pianeti è stata messa in discussione...
Fin da piccoli ci è stato insegnato che non si spreca. Personalmente, me li ricordo ancora gli schiaffoni che mi piazzavano dietro al collo i miei quando mi beccavano 
a maneggiare un palloncino o un secchiello sulla spiaggia pieno d'acqua “dolce”, presa dalla fontanella vicina. “Ma non ci pensi a quelli che muoiono di sete!” mi dicevano. Dico la verità, a quel tempo e anche con tutte quelle ramanzine alle spalle, in fondo non me ne rendevo ancora conto.
Non voglio però portare l'attenzione sullo spreco di acqua, sarebbe un
 argomento troppo complicato da affrontare per il sottoscritto. Il discorso che pongo qui è di natura diversa e più elementare: com'è
 che politici rappresentanti dei loro popoli, non riescono a riconoscere l'acqua come un diritto?
Eppure la vita è un diritto, no? Spulciando la Carta dei Diritti dell'Uomo guardate che si trova all'Articolo 25: “Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari”.
Forse la cosa può essere interpretata soggettivamente, ma almeno io ho fatto il il mio personale due più due e sono arrivato alla conclusione che in quel paragrafo l'acqua è citata indirettamente almeno (almeno!) per la categoria alimentazione.
Si dice...Punti di vista... Fatto sta che in data 22 marzo 2009, le Nazioni Unite forti dei loro 192 stati membri, hanno finalmente sancito che... “L'accesso all'acqua è un bisogno fondamentale dell'uomo.” Ma non mi dite... Anche se lo dicevano all'australopiteco, senza avere tutta la conoscenza che abbiamo noi oggi, quello avrebbe ribattuto: “grazie al cavolo!”.

martedì 24 marzo 2009

Le Onde del mare, instancabili viaggiatrici

di Francesca Giannetti
video di Claudia Fantechi


Il nostro pianeta è chiamato il pianeta blu, l’acqua è l’elemento che più caratterizza la nostra Gaia. 
Le terre emerse sono circondate da una massa d’acqua in continuo movimento… in continua oscillazione… un movimento continuo che a volte può sembrare quasi impercettibile ed a volte può acquistare le forme gigantesche di un’onda alta anche 15 metri. 
L’acqua del mare sembra viva e nessuno di noi è in grado di immaginarsi un mare senza onde. Ma come si formano le onde? Queste colline blu spumeggianti si formano grazie all’azione del vento che spinge sulla superficie in su e in giù le particelle di acqua. Queste oscillazioni si trasmettono alle particelle vicine e il movimento si propaga sempre più lontano è per questo che nel mare è quasi impossibile avere assenza totale di onde.
Il mare quindi è in continuo movimento, in continua voglia di vivere, non si fermano mai le sue onde, arrivano sulla costa pronte
 a ripartire verso nuove mete, vero altri mondi alla scoperta del mare, dei fondali e dei suoi abitanti. Il vento le forma, le spinge, le plasma… e a noi che le osserviamo non ci resta che guardarle scomparire all’orizzonte e salutarle sapendo che un’altra onda sta già arrivando a scoprire quella parte della costa dove noi ci troviamo ad essere attenti osservatori. Le onde non si stancano mai, possono rilassarsi un po’ e rallentare la loro corsa, ma non si fermeranno mai… saranno sempre pronte a darci il buon esempio per ripartire… o Bambarén in uno dei suoi libri scrive “Sii come le onde del mare, che pur infrangendosi contro gli scogli hanno la forza di ricominciare”. È questo quello che mi insegnano, a non fermarmi mai e a cercare di scoprire sempre qualcosa di nuovo…. 

mercoledì 18 marzo 2009

2009: anno dei cambiamenti climatici

di Valeria La Mura

Il nostro pianeta è in una profonda crisi climatica, che se non sarà superata in tempi rapidi, potrà provocare gravi danni, non solo ambientali ma anche economici e sociali. Per questo motivo il 2009 è stato battezzato l’anno dei cambiamenti climatici, esso si concluderà con una importante conferenza, che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre 2009 e avrà come oggetto la discussione del Protocollo di Kyoto, ossia un trattato internazionale in materia ambientale che riguarda il riscaldamento globale. E stato sottoscritto nel 1997 a Kyoto in Giappone da più di 160 paesi ed è entrato in vigore il 16 febbraio 2006. E lo strumento più efficace per combattere i cambiamenti climatici, infatti contiene l’impegno della maggior parte dei paesi industrializzati a ridurre del 5% le emissioni di gas ad effetto serra , i responsabili del riscaldamento del pianeta. Ma non solo un altro punto chiave del Protocollo è la predisposizione per gli stessi paesi di progetti di protezione di boschi, foreste, terreni agricoli, che assorbono l’anidride carbonica. Poiché la tendenza attuale è di un aumento notevole delle emissioni, la riduzione del 5% sarebbe un grande passo avanti ma comunque non sufficiente a fermare l’aumento delle temperature, che provocherà con il tempo gravi conseguenze. Aumenteranno piogge torrenziali, piene e tempeste, si verificheranno ondate di caldo e di siccità, ma in particolare si assisterà allo scioglimento del “permafrost”, ossia del perenne congelamento del terreno che a sua volta destabilizzerà i pendii delle montagne ma non solo anche la loro naturale immagine. Questi sono solo alcuni degli effetti dell’aumento della temperatura. Ma non è troppo tardi per fare qualcosa, l’intera società e ogni singolo cittadino potrà vincere questa battaglia, non solo i grandi stati che molto spesso restano inermi di fronte a tali disastri ambientali.

venerdì 20 febbraio 2009

Di cervi e di cerbiatti..

di Claudia Alessandrelli

È incredibile quello che la natura semplicemente ed eccezionalmente crea… i suoi meccanismi non smettono mai di stupirmi! C’era una cerva quest’estate, che andava a nustrirsi sulle sponde del Sangro.. era ancora in compagnia del suo cerbiatto.. e questa cerva era ferita, non riusciva a spostarsi facilmente. Noi spettatori di questo quadretto naturale serale l’abbiamo osservata per un po’ di settimane fin quando non ci siamo accorti che si era riuscita a spostare.. e abbiamo immaginato che ormai il cucciolo si fosse allontanato da lei, così come accade dopo circa un anno dalla loro nascita quando i maschi li "scacciano" per potersi accoppiare con le femmine.

Invece più e più volte, durante questi mesi, la cerva ha continuato a scendere insieme al suo cucciolo, sempre più grandicello, dalle parti del casone per brucare un po’ d’erba… e questo cerbiatto evidentemente è una lei, visto che non ha alcun accenno di palchi! Trovo che questa sia una bellissima eccezione della natura: la “cerbiatta” non ha mai più abbandonato la mamma, nonostante lei si sia sicuramente accoppiata... non l'ha mai abbandonata perchè era ferita, sarà stato un forte istinto, forse un forte amore, a cambiare perfino le loro naturali abitudini!!

martedì 17 febbraio 2009

Inachis e "m'illumino di meno"



di Inachis

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia M’illumino di meno, una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico. La campagna è iniziata il 12 gennaio con il patrocinio del Parlamento europeo e avrà la sua massima espressione domani 13 febbraio dalle ore 18:00, quando tutti, come è successo nelle scorse edizioni, simbolicamente staccheranno tutto ciò che è superfluo cosi diminuendo il consumo di energia. Inachis convinta che solo a piccoli passi si riesce a completare grandi cammini crede in modo deciso che questa campagna sia un
"primo piccolo passo", e chiede a tutti i suoi amici di far sì che la giornata di domani sia un successo. Grazie Caterpillar e un grazie a tutti quelli che hanno voglia di impegnarsi.

Inachis, 12 febbraio 2009

www.inachis.org



di Francesco Liedl

solo una precisazione per una segnalazione ottima:la manifestazione "m'illumino di meno" è sponsorizzata anche dall'Eni, che contribuisce non poco all'effetto serra, con la sua politica di inefficienza energetica e con le sue pressioni a favore dell'utilizzo di combustibili fossili e contraria all'incentivo delle rinnovabili; non sarebbe male che Caterpillar facesse a meno di tale sponsor per il resto rinnovo i miei complimenti a Inachis e al suo lavoro... continuate così!


di Carmelo Comis

grazie dell'informazione, ho invitato anche altri amici ed ho visto che alcuni erano già stati invitati da altri amici............... saluto cordialmente lo staff di INACHIS.


di Federico Ceccarelli

con un giorno all'anno secondo me non cambia proprio niente, tanto il giorno dopo si scorda tutto e si torna al solito produci e consuma!!a radio 2 dovrebbero dire anche questo!!(ma forse non glie lo fanno dire...??) personalmente, tutti i giorni faccio il "m'illumino di meno", e credo che tutti dovrebbero farlo sempre, non quando lo dice una o l'altra associazione, partito, istituzione o chi che sia! poi con tutti i lampioni accesi in giro per le città tutte le notti (e a volte anche il giorno) come si fa a risparmiare energia??? scusate lo sfogo, ma queste cose mi fanno andare il sangue al cervello!!se penso ai 1000 sprechi di questa società, sentire uno che mi dice di spegnere le luci per un giorno mi sembra una grande ipocrisia!!i piccoli passi è tardi per farli..ora c'è da correre credo!!!

ciao a tutti e evviva la
critica e l'autogestione!!!

domenica 15 febbraio 2009

San Valentino...

di Carmelo Comis

Festa degli innamorati

Nel 1895 a Castellaneta nato ma da piccolino,
Rodolfo Guglielmi in arte “Rodolfo Valentino”;
in America è emigrato,
dove come attore cinematografico venne scritturato.

Nel 1921 la sua prima importante scrittura,
nella parte sensuale e un po’ oscura;
del personaggio dell’amante latino,
fu il grande successo di Rodolfo Valentino.

In data odierna per questo personaggio,
nel segno dell’amore gli si fa omaggio;
proclamando questo giorno come uno dei più fortunati,
ovvero come il giorno della festa degli innamorati.

Giorno di dolcezza che riempie le ore,
con mille baci rinchiusi in un cuore;
per esser donate insieme ad un fiore,
alla persona amata come segno d’amore.

Amore, la dolce parola che dice,
come ogni donna e ogni uomo render felice;
sian loro sposati oppur fidanzati,
ma pur sempre…......innamorati.

Amor di patria per gli emigrati,
che dalla lor terra per lavoro si sono allontanati;
e per amore un appello ai separati,
affinché al più presto siano riconciliati.

Tanti auguri a chi veramente ama,
con la voce del cuore che amore chiama;
e a chi questo sentimento esprimer non sa,
sperando con queste parole che il coraggio trovar saprà.

Catania, 14 febbraio 1996.

Valida per il 14 febbraio di ogni anno.

SCONTRINO DEGLI INNAMORATI

Questo scontrino apparentemente,
non vale proprio niente;
perché non è un conto da pagare,
né un credito da incassare;
e solo parlando col tuo cuore,
potrai capire qual è il suo valore.

Un valore privo di dati,
in questo giorno di festa degli
“INNAMORATI”;
perché nelle persone sposate,
e in quelle ancora fidanzate;
l’unica cosa a cui si dà valore,
è solo la grandezza dell’infinito
“AMORE”.

“AMORE”,
la dolce parola a tutte le ore;
che ti dà pace e serenità,
e ti riempie di gioia e felicità;
assieme ai baci regalati,
in questo giorno di festa degli
“INNAMORATI”.

Un giorno di festa da ricordare,
anche da chi si deve ancora
“INNAMORARE”;
per dire alla persona che ama,
con la voce del cuore che
“AMORE” chiama;
“IO TI AMO” che son 3 parole,
splendide come la luce del Sole.

Auguri a tutti i fortunati,
che sono già “INNAMORATI”;
e a quelli che con tutto il cuore,
sognano la nascita di un grande
“AMORE”;
e se l’amore è ancora piccolino,
di farlo crescere grazie a questo
“SCONTRINO”.

Catania, 14 febbraio.

Carmelo Comis

lunedì 9 febbraio 2009

Il Volontariato al Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e molise

Testo e foto Massimiliano Caria ©


Un raggio di sole filtra, insinuandosi, tra le ripide vette delle cime che compongono l’ anfiteatro naturale della CAMOSCIARA.
Divide con un taglio perfetto le montagne.
Con fare superbo pare voler scaldare quei luoghi dove l’ inverno ormai alle porte, domina incontrastato.
L’ aria è gelida e immobile.
Una spessa coltre di foglie intrisa di acqua e ghiaccio custodisce il terreno, come una soffice ma gelida coperta, quasi a volergli dare la propria protezione.
Gli alberi, ormai privi della loro chioma, pare si stringano gli uni agli altri sotto uno scialle di muschi e licheni che li uniforma alle rocce circostanti.
I torrenti, rinvigoriti dalle prime piogge, riprendono possesso dei loro alvei infrangendo il silenzio che riempie la valle come un immenso tappo di ovatta.
La neve fa ormai capolino sulle vette circostanti.
Nuvole di vapore fuoriescono dalle froge dei cervi, ansanti, dopo una breve corsa.
Il loro delicato e sensibile labbro sfiora il terreno ghiacciato in cerca di teneri fili d’ erba.
I loro corpi, perfettamente modellati da migliaia di anni di evoluzione, paiono non risentire dei rigori invernali.
Tutto intorno a noi è immobile, e le nostre anime si fondono con la natura che ci circonda.
Uno scoiattolo, forse l’ ultimo ritardatario, saltella agile tra i rami.
Starei fermo lì per ore ma, nonostante sia da poco passata l’ alba, mi rendo conto che il tramonto non tarderà ad arrivare.
C’è del lavoro da portare a termine, è necessario tracciare un sentiero dall’ inizio alla fine, accertarsi che non vi siano possibili deviazioni, renderlo sicuro per chi lo percorrerà dopo di noi.
Iniziamo e poco dopo ci ritroviamo immersi nel fitto bosco, pare ancora di sentire il vociare dei pastori che praticavano la transumanza, il tintinnio dei campanacci, il latrare dei cani che percorrevano il REGGIO TRATTURO fino ai caldi pascoli pugliesi, per poi fare ritorno in primavera inoltrata.
Tanti sono i segni della loro presenza, che questi uomini, hanno lasciato nel corso dei secoli. Di tanto in tanto il tratturo, ricoperto ormai quasi completamente dalla vegetazione, riappare quasi a volerci indicare la direzione.
La mattina scivola via velocemente, ora il “rumore” del silenzio viene sostituito dal cinguettio degli uccelli e dal canto della natura non completamente sopita.
Un gracchiare di cornacchie mi distoglie dalle mie faccende, l’ esperienza mi suggerisce che quel volo e quell’ eccitazione premoniscono presenza di cibo.
Cerco, nel fitto sottobosco, di individuarne la provenienza.
Mi pare di aver imboccato la direzione giusta, mi avvicino cauto quasi strisciando.
Tutto, intorno a me, pare immobile.
Sotto di me, in un leggerissimo avvallamento, si apre una piccola radura e sull’ erba gli ultimi resti di una carcassa che le cornacchie si contendono con… ma!
Scorgo due sagome, forse due cani, si certamente sono due cani non posso avere tanta fortuna da incontrare… mi avvicino ancora un po’.
Ora non odo più il cinguettio degli uccelli, il gracchiare delle cornacchie ma solo il battito del mio cuore che scandisce i tempi della mia emozione.
Ora li vedo bene… sono due LUPI.
Seguendo il corso della natura divorano i resti di un animale, nulla va sprecato.
Non vorrei spaventarli, i loro movimenti sono guardinghi e spostano il cibo in continuazione.
Diventa per me difficilissimo inquadrarli, non stanno mai fermi, scatto alcune immagini e poi rimango ad ammirarli.
Il coinvolgimento è totale, ora il battito del mio cuore è assordante, il tempo scivola via veloce, forse dieci minuti forse un ora, questo è l’incontro che vale tutto un viaggio, un esperienza strepitosa !!!
Forse sono sazi, pare tutto un gioco con le cornacchie.
Uno dei due si allontana dal cibo pochi metri dando licenza ai pennuti di planarci sopra, ma quando già pregustano un facile pasto il lupo si getta sopra di esse spaventandole, quasi schernendole.
D’ improvviso decidono che è giunto il momento di andare.
Spariscono tra la vegetazione con qualche avanzo tra i denti, sicuramente andranno a nasconderlo per poi consumarlo in un secondo momento.
Rimango ancora lì rapito da ciò che ho appena vissuto, mi sento spettatore fortunato dello spettacolo che la natura ci offre, ora mi sento parte integrante di essa.
Intorno a me alberi, vento, foglie e torrenti, siamo tutti fratelli e figli di un'unica grande e benevola madre.
Torno sul sentiero alle mie attività ma ora la mia mente corre, corre libera accanto a due magnifici lupi.
Corriamo a perdifiato per boschi e radure, saltiamo di roccia in roccia e l’acqua dei torrenti non ci bagna, l’ aria del bosco colma dei profumi della natura ci sfiora e ci avvolge tutti, nei nostri occhi solo gioia.
Corriamo ancora… ma… cos’è questo rumore ???
Una voce ? Mi chiamano !
Ora ricordo… c’è del lavoro da portare a termine !!!

Questa è solo una delle magnifiche avventure che potrete vivere prendendo parte ad uno dei turni di volontariato che si tengono al P.N. d’ ABRUZZO MOLISE e LAZIO, durante i quali avrete la possibilità di integrarvi totalmente in quella che è la struttura del parco, conoscerne la storia, gli usi ed i costumi.
Conoscerete tante persone con la vostra identica passione e stringerete nuove amicizie.
Il parco è una splendida realtà italiana dove natura, cultura e tradizione si fondono per donare ai visitatori delle emozioni indimenticabili.
Come indimenticabili sono i paesaggi che si possono ammirare percorrendo i sentieri perfettamente tracciati sui quali con un po’ d’accortezza e fortuna si possono fare degli incontri eccezionali dal punto di vista faunistico.
Non potendo dipanare in queste poche righe un descrizione completa di tutte le attività del parco vi rimando al sito www.parcoabruzzo.it

Se vi è piaciuta questa storia visitate il sito www.fotografiamaxcaria.it





Potete ammirare altre foto di massimiliano caria in questa photogallery clicca qui per accedere

mercoledì 28 gennaio 2009

Il blu perfetto

di Francesca Giannetti

Cara Farfallina,
è un po’ che non ti scrivo… come ben saprai il tempo non ci lascia quasi mai intravedere il sole… e ti dirò anche se l’inverno mi piace ho nostalgia dell’estate!!! Quindi ho deciso di raccontarti un po’ dei luoghi che amo… si è parlato per ora solo di montagna… bhè io ti voglio parlare di Mare!!!
Amo la natura in tutte le sue forme ma l’elemento acqua forse è quello che mi attira di più… sarà deformazione professionale ;-) !!!
Ti voglio raccontare del mio mare… il mare che amo e che ho conosciuto fin da piccolina… il mare dell’arcipelago toscano… o come piace dire a me il mio mare!!!
Partiamo dal principio…. Un'antica leggenda narra che, quando la Venere Tirrenica nacque dalle onde del mare, si ruppe il gioiello di cui la dea era
adorna. Il diadema e le sue gemme caddero in
acqua trasformandosi nell'Elba e nelle altre isole dell'Arcipelago Toscano…

Come tu saprai cara Farfallina queste isole sono 7… spesso si dice che l’arcipelago toscano è un parco a 7 stelle… e tu sai bene che gli alberghi sono a 5 stelle quindi immaginati come può essere un Parco a 7…. Ma sicuramente tu in uno dei tuoi tanti voli sei atterrata anche lì ed hai già sorvolato l’Elba, il Giglio, Capraia, Pianosa, Montecristo, Giannutri e la Gorgona… sicuramente tu, come me, sarai rimasta affascinata dal blu perfetto delle onde… dalle scogliere… dalle agavi che si affacciano sul mare…
Ti voglio raccontare soltanto una delle tante emozioni che provo navigando in quelle acque… in barca a vela si è soliti, quando le condizioni del
mare e del vento lo permettono, fermarsi e fare il bagno a largo dove il fondale segna oltre 100 metri… fa quasi impressione tuffarsi perché non si vede ciò che sta sotto di te… pesci, delfini, tartarughe marine… e tutte le altre forme di vita che vivono queste acque… bhè se trovi il coraggio di tuffarti (e io lo trovo sempre ;-) ) .. quando entri in acqua ed apri gli occhi, sotto l’acqua naturalmente, riesci a vedere il blu più perfetto del mondo… il blu perfetto!!! Insomma cara Farfallina ho proprio nostalgia di questo blu perché il cielo è sempre carico di nubi grigie in questo periodo… ma a volte chiudo gli occhi… e penso di essere in acqua… magri fra l’Elba e il Giglio a traverso di Montecristo… e mi ritorna in mente quel blu perfetto che mi dona calma e tranquillità, come se un onda del mio mare mi cullasse!!!

Ti saluto farfallina è sempre un piacere scriverti!!!

Francesca

martedì 27 gennaio 2009

Giornata della Memoria

di Inachis
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano:

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


Primo Levi - Se questo è un uomo

Non aggiungiamo altro... un pensiero affinchè tutte le ingiustizie del mondo finiscano!!!!

lunedì 19 gennaio 2009

Un nuovo anno...

di Stefania Pinotti

Ciao a tutti, siamo a gennaio, un altro anno è passato e spero che sia cominciato bene per tutti.
Il freddo fa pensare subito con desiderio all'estate e si comincia a chiedere in giro "dove passerai le ferie?" La ovvia risposta per molti di noi e' "Al Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise!" detta anche col tono che si usa parlando con un bimbo un po' scemo ;)
Effettivamente poi suona un po' strano raccontare con entusiasmo di quando raccoglievamo la spazzatura per i sentieri o di quando restauravamo ostelli..le persone che non hanno fatto servizio di volontariato in un parco ci fissano come fossimo extraterresti e gettano occhiate nervose in giro, cercando un'ambulanza della neuro o almeno un vigile!! Ma è così!
Adesso che Inachis sta diventando famosa, ovviamente arriveranno anche volontari di altri parchi con i loro diari, ma sostanzialmente credo che il discorso che faccio io, valga anche per loro. Perché cambiano i panorami, ma l'affetto che si prova per il "proprio" parco (da notare che io abito in Liguria!!) è sempre lo stesso e per "simpatia" si prova anche per gli altri parchi.
Quindi voi futuri volontari che ci leggete, state per entrare a far parte di una ristretta cerchia di esseri superiori che ha trovato l'illuminazione!! ahahah scherzo.
Anzi, state per entrare in una grande famiglia, che vi accoglier‡ a braccia aperte e anche qui, su questo diario virtuale, non siate intimoriti: scrivete, commentate, domandate, inviate fotografie! Risvegliate i ricordi sopiti dei vecchi volontari, convincete i vostri amici ad intraprendere questa esperienza, andate e moltiplicatevi, insomma!
E non preoccupatevi, non diventerete invasati come me..lo ero già, però il pensiero che adesso non manca più un anno intero al mio ritorno al PNALM mi rende più euforica!

venerdì 16 gennaio 2009

La Felicità ha i colori dei volontari

di Cristiana

Ciao amici volontari! Vi invio qualche foto dove ci sono anche io e i miei amici volontari che hanno condiviso con me un sacco di belle avven ture e piccoli disastri!
Nella prima foto a sinistra di gruppo siamo da sx: Emanuela, io, Simonetta, Annalisa, Luisella e Rita. Dietro di noi: Francesca, Nicola, Antoine e un'altra ragazza di cui non ricordo il nome...!Ops! In mezzo a noi, disteso comodo c'è Gino!
Questa foto è risale al settembre 2005, quando si è tenuto al PNA il I° Raduno internazionale dei Volontari della Natura. La seconda foto a destra risale all'agosto del 2004 (il mio ultimo turno!!!!)
Io non ci sono in foto perchè l'ho scattata, e siamo all'ostello di Villetta quando era ancora a disposizione come foresteria per i volontari. Sono presenti: Andrea e il piccolo Riccardo Moschin, Max, Cristina e Sofia Moschin, Gino, Simonetta, Emanuela e Francesca. Dietro di loro: James, Antonio e Alessandro (nb, penso che lui abbia fatto più turni di tutti, in assoluto!!!!)
Nella terza a sinistra, Aprile 2005, siamo davanti alla stupenda scenografia della Camosciara, Io, Annalisa, Rita e Alessandra.
Nella quarta foto a destra risale all'agosto 2004 e in mezzo a noi, steso c'è Mario.
Vorrei avere il tempo di raccontarvi di loro... ma intanto ve li ho presentati velocissimamente!!!!! Purtroppo le foto degli anni precedenti non le ho in versione digitale, devo scansionarle.
L'esperienza di volontariato è grande, forte. Nasce dentro, crescendo sempre più, L'Amore per quelle montagne, per i suoi boschi, i suoi misteri, per i suoi sguardi nascosti tra le cime e i sentieri nascosti... Amare il parco, significa amarlo c osì come esso è, con i suoi pregi, con i
suoi casini, con i suoi difetti, con le sue mille e mille cose da fare ancora e ancora!
Con i suoi turisti originali e strampalati, che ancora adesso nel 2009 continuano a chiederti "dove nidificano i camosci?". Fare il volontario porta ad una nuova coscienza del mondo grande e piccolo che ci circonda e ti inonda il cuore di entusiasmo, paura, coraggio, voglia di lottare e a volte...anche di immensa tristezza. Perchè davanti alla notizia di un ennesimo orso morto, un triste senso di inutilità prende l'animo di chi quei luoghi non può viverli tutto l'anno, ma che li ama dal profondo dei suoi sogni più grandi....
E come fai a non amare chi insieme a te condivide tutto questo???

Dovessi dire quale sia il regalo più bello e più grande che il Pna mi ha donato, sono sicuramente le persone, gli amici...che nonostante i km, i casini, la nostalgia e gli imprevisti, sono sempre nel mio cuore e con i quali i contatti resistono, nonostante tutto: quando dopo tanto arriva la gioia di riabbracciarsi, è come se il tempo vissuto lontani si tramutasse in un soffio di vento primaverile, portando con sé i profumi dei nostri ricordi, donandoci in un frammento di sogno di rivivere i giorni trascorsi insieme...ed ecco perché davanti ai cari occhi luminosi dei miei amici, non sento più la pesantezza del tempo senza di loro e senza i loro sorrisi.
Ecco perchè: La felicità ha i colori dei Volontari.

Un abbraccio a tutti voi, volontari sconosciuti e conosciuti, affinché portiate sempre vive con voi le emozioni semplici e genuine di una grande amicizia, di un grande amore verde, nati tra " le ombre di un bosco e la vita reale" (lingalad).

Vostra Cristiana